Ha nomi e volti nuovi il restyling delle etichette dei vini Trerè. Colori e tratti sono decisi, forti, iconografici e immediati. Per dare un impatto materico che ha lo scopo di riconoscere al vino il valore di essere esso stesso il frutto di un’arte. Un’arte che arriva dalla terra e passa attraverso il lavoro sapiente e appassionato di chi questo vino lo produce: una famiglia faentina che da tre generazioni porta avanti una ricerca mirata all’eccellenza della produzione artigianale. Da qui la scelta di uno stile distintivo e riconoscibile, che parla immediatamente di arte, e quindi anche di arte del vino. Per farlo con efficacia, ed aprire la strada all’immedesimazione, la tradizione viene illustrata con l’evidenza della semplicità: le radici restano, i codici cambiano. Attraverso un restyling mirato ad esaltare anche la passione e il gusto di piacere per ciò che si è, mentre si parla di creatività artigianale anche ad un pubblico giovane e di neofiti. Le nuove etichette portano nomi romagnoli che fanno eco a una tradizione consolidata, risuonando in un contesto visivo dove la spiazzante immediatezza del tratto ne aumenta riconoscibilità e carattere. A tutto vantaggio di una visibilità d’impatto, più forte e distintiva. Il tratto schietto è il modo più autentico di raccontare una passione diventata arte.
Ha nomi e volti nuovi il restyling delle etichette dei vini Trerè. Colori e tratti sono decisi, forti, iconografici e immediati. Per dare un impatto materico che ha lo scopo di riconoscere al vino il valore di essere esso stesso il frutto di un’arte. Un’arte che arriva dalla terra e passa attraverso il lavoro sapiente e appassionato di chi questo vino lo produce: una famiglia faentina che da tre generazioni porta avanti una ricerca mirata all’eccellenza della produzione artigianale. Da qui la scelta di uno stile distintivo e riconoscibile, che parla immediatamente di arte, e quindi anche di arte del vino. Per farlo con efficacia, ed aprire la strada all’immedesimazione, la tradizione viene illustrata con l’evidenza della semplicità: le radici restano, i codici cambiano. Attraverso un restyling mirato ad esaltare anche la passione e il gusto di piacere per ciò che si è, mentre si parla di creatività artigianale anche ad un pubblico giovane e di neofiti. Le nuove etichette portano nomi romagnoli che fanno eco a una tradizione consolidata, risuonando in un contesto visivo dove la spiazzante immediatezza del tratto ne aumenta riconoscibilità e carattere. A tutto vantaggio di una visibilità d’impatto, più forte e distintiva. Il tratto schietto è il modo più autentico di raccontare una passione diventata arte.